Bartolinite – Sintomi e Cura

La bartolinite è l’infiammazione delle ghiandole-di-bartolini. Questo disturbo è tipico dell’età fertile. La bartolinite è tra le infezioni intime più fastidiose: una piccola ghiandola situata nel contesto delle piccole labbra della vagina che inizia a gonfiarsi con crescente dolore.

Bartolinite cos’è?

Con bartolinite si intende l’infiammazione delle ghiandole vestibolari maggiori, dette anche Ghiandole di Bartolini. Le ghiandole di bartolini si infiammano per via di una occlusione del dotto escretore, per cause infiammatorie o traumatiche e colpisce all’incirca il 2% delle donne in età riproduttiva. Le ghiandole del Bartolini si localizzano nella Vulva a entrambi i lati, nella parte inferiore delle grandi labbra e hanno una forma simile ad una mandorla con un diametro di circa 12-15 millimetri.

Queste ghiandole producono un muco chiaro e viscoso, con una funzione legata all’attività sessuale. Durante la fase di eccitazione rilasciano tale secreto, che serve come lubrificante durante il coito. Per poter secernere questo muco, presentano un dotto escretore di circa 2,5 cm di lunghezza, che sbocca ai lati dell’orifizio della vagina, internamente alle piccole labbra. Quando il dotto viene ostruito, si forma una cisti, cioè una raccolta di materiale liquido che altro non è che il muco prodotto dalle ghiandole impossibilitato a uscire.

Quali sono i sintomi?

I sintomi principali della bartolinite sono dolore, senso di peso al basso ventre, tensione e gonfiore dell’area colpita, che si presenta coperta da cute arrossata. La paziente lamenta difficoltà alla deambulazione e nell’assumere la posizione seduta. Queste manifestazioni possono associarsi anche ad un rialzo della temperatura corporea. La bartolinite si manifesta con un rigonfiamento, in corrispondenza del terzo inferiore delle grandi labbra, accanto all’orifizio vaginale. Questa tumefazione può accrescere: da piccole come mandorle, le ghiandole di Bartolini infiammate possono raggiungere le dimensioni di una noce o, addirittura, di un’albicocca.

Cause bartolinite

La bartolinite è causata generalmente da un’infezione o da traumatismi della zona genitale. I fattori predisponenti l’infiammazione delle ghiandole di Bartolini comprendono le scarse condizioni igieniche, i rapporti sessuali non protetti e l’uso eccessivo di biancheria intima sintetica o di abiti attillati che provocano sfregamento. I patogeni più frequentemente responsabili sono batteri di origine vaginale o intestinale, come streptococco o escherichia coli. 

Rimedi e cure

Nella maggior parte dei casi, l’infiammazione semplice delle ghiandole di Bartolini è transitoria e si risolve nel giro di 3-5 giorni. Tuttavia, nel caso ciò non avvenga, il processo patologico può dare luogo alla formazione di una cisti o di un ascesso.

L’intervento terapeutico consiste nel ricorso di antinfiammatori per contrastare il processo flogistico acuto in corso, eventualmente associati ad impachi umidi per favorire il drenaggio spontaneo della ghiandola. Il medico può prescrivere degli antibiotici, da assumere per via orale, o l’utilizzo di pomate da impiegare a livello locale.

Le formazioni ascessuali che derivano dalla bartolinite sono incise e drenate. Se l’infiammazione si ripresenta due o tre volte nel corso di un anno, invece, può essere indicata la rimozione chirurgica delle ghiandole di Bartolini coinvolte (bartolinectomia).

Il trattamento di questa patologia quindi si basa su due approcci fondamentali: la terapia antibiotica e quella chirurgica. L’inquadramento diagnostico della bartolinite prevede una visita ginecologica.

A cosa è dovuta la bartolinite?

I fattori che contribuiscono a questo processo infiammatorio sono:

È possibile prevenire la bartolinite?

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