Fruttosio

Fruttosio tutto quello che devi sapere

Il fruttosio noto anche come levulosio o fruttoso è un monosaccaride che ha la stessa composizione molecolare del glucosio, ma una diversa struttura chimica. Anche le sue proprietà nutrizionali sono differenti, entrambi sono importanti nella nutrizione. Questo zucchero è il più dolce tra tutti i tipi di zuccheri e come tutti i carboidrati apporta circa 4 kcal per grammo. Combinato con il glucosio forma un disaccaride noto come saccarosio, ovvero il comune zucchero da cucina.

Fruttosio Fruttosio-liquido

In natura si presenta, solido o in soluzione acquosa, nella maggior parte dei frutti zuccherini e dei loro relativi succhi. Il fruttosio è presente nella frutta a cui deve il nome, nei vegetali e nel miele.

PROPRIETÀ:

  1. l’indice glicemico più basso, pari a 23 contro 57 del saccarosio e 100 del glucosio
  2. il potere dolcificante superiore del 33% rispetto al saccarosio

Può essere utilizzato in maniera utile anche come conservante e come edulcorante. Viene spesso utilizzato nei prodotti dolciari, perché ha un potere dolcificante piuttosto alto, che lo rende preferibile al saccarosio. I vantaggi sono anche quelli del risparmio, perché ne basta la metà, per ottenere lo stesso effetto che si avrebbe con il saccarosio.

Quello commerciale si ottiene dagli scarti di frutta oppure chimicamente convertendo il glucosio presente nell’amido di mais mediante isomerizzazione, che dà luogo a un denso sciroppo di mais ricco di fruttosio (55-60%). Non è però solo dalla frutta che deriva la nostra assunzione giornaliera di questo carboidrato, bensì dallo sciroppo di mais ricco di fruttosio ( più comunemente noto come sciroppo di fruttosio ), noto anche come HCFS e dal saccarosio.

È dal 1984 che l’industria delle bibite analcoliche ha adottato l’HCFS come dolcificante principale dei propri prodotti e le ragioni economiche hanno avuto una parte in questa scelta. Vediamo il perche:

Il saccarosio viene estratto dalla canna da zucchero, mentre l’lHCFS viene estratto dal mais. Entrambi gli zuccheri sono utilizzati dall’industria alimentare, ma negli USA il prezzo dello zucchero di canna è molto più alto di quello del mais. Alcuni ipotizzano che l’uso di fruttosio commerciale come dolcificante sia più “sano” rispetto al consumo di zucchero raffinato industrialmente, poiché quest’ultimo viene lavorato con processi industriali chimicamente più aggressivi. Altri invece sostengono che i processi di lavorazione dello zucchero raffinato sono monitorati da rigide normative al fine di garantire un altissimo grado di purezza.

È risaputo che un’eccessiva assunzione di questo “zucchero”, così come per tutti i glicidi, amidi e carboidrati, determina aumento di peso, fino ad arrivare all’obesita. Per questo motivo l’American Diabetes Association (ADA) oggi sconsiglia l’uso abituale di fruttosio come dolcificante nei soggetti diabetici, e suggerisce altresì ai non diabetici di moderarne il più possibile l’assunzione nella dieta.

La maggior parte dei carboidrati che assumiamo vengono trasformati in glucosio quando arrivano nel flusso sanguigno. I meccanismi con i quali il fruttosio viene assorbito a livello intestinale sono diversi da quelli attraverso i quali viene assorbito il glucosio e per di più l’assorbimento del fruttosio è molto più lento.

Il problema relativo al malassorbimento del fruttosio colpisce molte persone ( 40% ), non è un problema di poco conto perché nell’intestino di questi soggetti rimangono notevoli quantità di fruttosio (le loro cellule intestinali sono prive di trasportatori di fruttosio) con conseguenti meteorismo, flatulenza e diarrea.

Un modo di accelerare l’assorbimento di fruttosio è quello di miscelarlo con il glucosio è il tipico caso delle bevande sportive che presentano un mix di questi due carboidrati.

Insomma, fra fruttosio e glucosio esistono differenze sia per quanto riguarda il loro assorbimento, il modo nel quale vengono digeriti e il modo in cui vengono metabolizzati dall’organismo.

Fruttosio

L’ingestione di grandi quantità di fruttosio negli animali da laboratorio per un tempo sufficientemente prolungato provoca una resistenza alla leptina, l’ormone proteico che regola il livello di lipidi nel sangue. Ciò ovviamente può favorire l’obesità. L’abuso di questo zucchero provoca un aumento dei trigliceridi nel sangue e abbassa il colesterolo HDL ( il cosiddetto colesterolo buono ), aumentando il rischio di serie patologie cardiovascolari. Inoltre aumenterebbe anche la resistenza all’insulina, cosa particolarmente critica per i diabetici.

Sia lo zucchero che il fruttosio finiscono nel fegato, per essere scomposti e produrre energia per l’intero organismo. Questo meccanismo richiede l’intervento dell’insulina. Come abbiamo già detto prima il fruttosio viene assorbito, ma rilascia energia più lentamente, non ha bisogno dell’insulina per essere metabolizzato e quindi è una scelta migliore per chiunque desideri un sapore dolce senza voler dare al corpo un picco glicemico improvviso. Il fruttosio è parecchio più dolce del glucosio, ma una volta riscaldato o cotto perde molto del suo potere dolcificante.

Uno studio dell’Università di Yale ha pubblicato sulla rivista Jama: Il fruttosio è considerato più sano del glucosio (soprattutto di quello bianco raffinato) ed è sempre più utilizzato dalle industrie alimentari. Non per motivi di benessere, sostengono i ricercatori, ma perché si può ottenere a basso costo dal mais, con un risultato non eccelso dal punto di vista qualitativo. Il fruttosio non è più dietetico dello zucchero normale, anzi, aumenta il rischio di mangiare di più perché non attiva nel cervello lo stesso senso di sazietà. Per verificarlo, i ricercatori hanno chiesto a venti adulti sani di sottoporsi a una risonanza al cervello mentre bevevano una bevanda dolcificata col glucosio o col fruttosio.

CONCLUSIONI:

SI al fruttosio presente in natura ( frutta, miele ecc.. ), sempre in un modo moderato ovviamente e NO a quello puro o commerciale. Meglio non eccedere nel consumo degli zuccheri in modo da evitare tutta una serie di problemi come l’obesità e altro.. Mai superare la quota giornaliera che è del 6% di zuccheri.

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Pubblicato da bellezzaebellezza

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