Tachicardia, quali sono le cause che fanno battere il cuore troppo velocemente?
Tachicardia : dal greco ταχύς ( veloce ) e καρδία ( cuore ), detta anche ipercardia o tachiaritmia è una forma di accelerazione del battito cardiaco con aumento della frequenza dei battiti cardiaci e pulsazioni sopra i 100 battiti al minuto a riposo.
La frequenza cardiaca è controllata da segnali elettrici trasmessi attraverso il tessuto cardiaco. In condizioni di riposo la frequenza del battito del cuore regolare è generalmente compresa tra 60 e 100 pulsazioni al minuto.
Si parla di tachicardia quando la frequenza cardiaca è superiore a 100 battiti al minuto. Aumenta temporaneamente, durante l’esercizio fisico, in condizioni di stress e per traumi o malattie che inducono lo stato febbrile (tachicardia sinusale), per poi tornare nella norma.
Episodi di tachicardia sono quindi comuni e generalmente non rappresentano motivo di allarme.
Si parla di una malattia quando il cuore batte più velocemente del normale nelle camere superiori detti “atri” o inferiori “ventricoli” a riposo. Si verifica quando un’anomalia nel cuore produce segnali elettrici molto frequenti che causano un aumento della frequenza cardiaca (aritmia).
Le tachicardie si dividono in due gruppi:
1. Tachicardia ventricolare, che a sua volta si divide in tachicardia ventricolare sostenuta, tachicardia ventricolare non sostenuta e tachicardia ventricolare idiopatica.
2. Tachicardia sopraventricolare, che a sua volta si divide in tachicardia sopraventricolare ad origine dal nodo senoatriale, tachicardia sopraventricolare ad origine dall’atrio e tachicardia sopraventricolare ad origine dal nodo atrioventricolare.
CAUSE:
Può essere dovuta ad eventi fisiologici o funzionali come la gravidanza, gli sforzi fisici, disturbi gastrici, il consumo eccessivo di alcol, caffe e sostanze stupefacenti, alterazioni elettrolitiche, eccessivo stress o ansietà, anemia, effetti collaterali dei farmaci, iperattività della tiroide. Oppure a cause connesse con il cuore come l’insufficienza coronarica e l’arteriosclerosi.
Lo strumento diagnostico più importante è l’elettrocardiogramma. Questo strumento utilizza piccoli sensori elettrici, che vanno collegati al petto e alle braccia, per registrare gli impulsi elettrici del cuore e la loro conduzione. L’esame può essere condotto a riposo, sotto sforzo e in altre condizioni di stress, oppure per periodi di tempo prolungati sfruttando dispositivi portatili. Anche particolari esami del sangue possono rendersi necessari per indagare la presenza di patologie sottostanti.
La cura della tachicardia è mirata ad affrontare le cause che la provocano, a rallentare la frequenza cardiaca durante l’attacco, a prevenire futuri episodi e a ridurre al minimo il rischio che possano verificarsi delle complicazioni.
Se non curata la tachicardia può compromettere il funzionamento del cuore e causare complicazioni che variano in base al tipo di attacco, alla sua durata, al numero di battiti al minuto e alla presenza di altri disturbi cardiaci. Possibili complicazioni includono:
- formazione di coaguli di sangue (trombi) che possono causare un infarto del miocardio
- incapacità del cuore di pompare abbastanza sangue (insufficienza cardiaca)
- episodi frequenti di perdita di coscienza
- morte improvvisa, di solito associata solo a tachicardia ventricolare o a fibrillazione ventricolare
Come si cura la tachicardia? Certe forme di tachicardia non richiedono alcun trattamento, mentre altre si. È necessario intervenire farmacologicamente. Esiste anche la possibilità di eseguire manovre capaci di abbassare la frequenza cardiaca come l’espirazione forzata a glottide chiusa, l’applicazione sul viso di acqua fredda o di un sacchetto del ghiaccio, il massaggio o la compressione monolaterale della carotide e bilaterale dei bulbi oculari. Tutto questo ovviamente solo secondo il consiglio del proprio medico, dal momento che questi interventi possono essere molto pericolosi per alcune categorie di pazienti. Se tutto ciò non ha successo, si rende necessaria l’iniezione di medicinali antiaritmici, in grado di ristabilire la normale frequenza cardiaca.
