Il termine leucocitosi viene utilizzato per indicare un generico aumento dei globuli bianchi nel sangue, rispetto ai valori massimi riscontrati nei soggetti normali.
I leucociti, altrimenti noti come globuli bianchi, rappresentano un importante baluardo a difesa dell’organismo dai più svariati processi patologici. Non a caso, l’aumento dei leucociti è un reperto comune a svariate malattie infiammatorie e infettive.
Frequentemente questa condizione è indice di uno stato infiammatorio ma può anche verificarsi in seguito a determinate infezioni parassitarie, tumori ossei o leucemie. Può anche verificarsi dopo un intenso esercizio fisico, convulsioni date dall’epilessia, lo stress emotivo, la gravidanza e il travaglio, l’anestesia o la somministrazione di adrenalina.
Esistono cinque principali tipi di leucocitosi
- Neutrofilia – leucocitosi da aumento dei neutrofili. Tipica di infezioni batteriche acute, specialmente di quelle che producono pus. La leucocitosi neutrofila si registra anche in presenza di processi infiammatori acuti di natura non infettiva o necrotica (ustioni, appendicite). Può essere presente in caso di leucemia cronica mielogena.
- Linfocitosi – leucocitosi da aumento dei linfociti. Tipica di infezioni acute di origine virale come epatite, mononucleosi infettiva. I linfociti possono aumentare anche in presenza di alcune infezioni protozarie, come la toxoplasmosi e la malattia di Chagas. Infine può essere presente in alcune neoplasie del sangue: leucemia linfocitica cronica e leucemia linfoblastica acuta.
- Monocitosi – leucocitosi da aumento dei monociti. Tipica di infezioni croniche (tubercolosi, brucellosi, sifilide, malaria), malattie autoimmuni (lupus, artrite reumatoide) e malattie infiammatoria intestinali ( morbo di Crohn, colite ulcerosa).
- Eosinofilia – leucocitosi da aumento degli eosinofili. Tipica di condizioni allergiche, disordini immunitari e malattie parassitarie. Si registra anche in presenza di alcuni tumori maligni e in alcuni tipi di vasculite.
- Basofilia – leucocitosi da aumento dei basofili. Condizione che raramente si presenta in forma isolata, può accompagnare malattie mieloproliferative, in particolare la leucemia cronica mielogena.
I valori leucocitosi
I valori normali di globuli bianchi circolanti sono da considerarsi compresi tra i 4.300 e le 10.000 unità per ogni microlitro di sangue periferico.
Anche se le soglie di riferimento possono variare leggermente, in genere un valore superiore a 10.500-11.000 leucociti per microlitro di sangue è considerato alto negli adulti.
Esistono delle situazioni in cui è abbastanza normale avere i globuli bianchi alti. Ad esempio, se si è subito da poco un intervento di rimozione della milza e in gravidanza possono essere riscontrati elevati livelli di globuli bianchi. Anche quando si sta attraversando un periodo di stress molto forte oppure è stato svolto un esercizio fisico molto intenso è possibile rilevare un aumento dei leucociti circolanti.
Sintomi leucocitosi
Poiché i globuli bianchi alti possono essere il segnale di diverse patologie in corso, non esistono dei sintomi tipici di questa condizione. Le varie manifestazioni saranno dovute alle possibili cause dell’alterazione nel numero delle cellule deputate alla difesa del tuo corpo. Ci sono però alcune situazioni che spingono il medico a prescriverti un esame del sangue, poiché portano a sospettare che vi sia un’infezione in corso.
Queste sono: mal di testa accompagnato da febbre e dolori diffusi alle ossa, ma anche debolezza e altri sintomi specifici legati ai diversi problemi di salute.
In conclusione
I globuli bianchi sono un insieme di cellule che hanno il compito di difendere il tuo corpo dalle minacce esterne. Un aumento nel loro numero significa perciò che è in corso un attacco, ma quello che deve essere individuato è l’origine del problema. Può infatti essere una banale influenza, oppure una patologia anche molto grave, come una malattia autoimmune o una leucemia. La prima cosa da fare, dunque, è parlarne con il tuo medico.