Morbo di Crohn detto anche l’enterite regionale o segmenteria cos’è? Da che cosa è provocato e quali sono i sintomi?
Morbo di Crohn è un’infiammazione a decorso prevalentemente cronico, che colpisce tratti localizzati dell’intestino ( da cui il nome di segmentaria ). Tale malattia può interessare qualsiasi parte del canale alimentare, dall’esofago all’ano, ma la localizzazione più frequente è l’ileo, in prossimità della valvola ileo-cecale in questo caso viene chiamata anche ileite terminale. La malattia di Crohn è considerata una malattia autoimmune, in cui il sistema immunitario aggredisce il tratto gastrointestinale provocando l’infiammazione, anche se viene classificata come un tipo particolare di patologia infiammatoria intestinale.
Da che cosa è provocata?
Non se ne conosce la causa precisa, si pensa all’azione combinata di fattori diversi:
- Fattori ambientali
- Fattori congeniti
- Fattori psichici ( stress )
- Fattori infettivi
- Fattori immunitari
Quali sono i sintomi?
- Dolori alla parte centro-inferiore dell’addome
- Ripetute evacuazioni quotidiane, con feci semiliquide
- Inappetenza
- Leggera febbre
- Vomito
- Tracce ematiche nelle feci
- Eruzioni cutanei
- Stanchezza
Questi sintomi spesso scompaiono dopo un paio di giorni, per ricomparire a intervalli dopo alcune settimane. La malattia può portare all’occlusione intestinale.
Il morbo di Crohn non è molto frequente, infatti ha un incidenza di 1-4 casi su 100.000 persone. La si riscontra sopratutto nelle persone fra 20 e 30 anni, anche se tutte le età possono essere colpite. Di solito viene diagnosticata essenzialmente con l’esame radiologico. Il decorso è molto diverso a seconda della gravità della forma. Nella forma leggera, può verificarsi un solo attacco che termina dopo alcuni giorni e non si ripresenta più. Mentre nella forma più grave si hanno ripetuti attacchi di febbre, dolori addominali ed evacuazioni di feci semiliquide.
Il morbo di Crohn detto anche colite di Crohn, può risultare particolarmente difficile da distinguersi dalla colite ulcerosa.
Il morbo di Crohn può avere complicazioni? SI, queste sono costituite da:
- Formazione di fistole, cioè comunicazioni di un’ansa intestinale ammalata con un’ansa adiacente o con una porzione dell’intestino crasso, vescica o la cute dell’addome
- Ascessi intestinali
- Occlusione intestinale
Come si cura il morbo di Crohn?
- Nelle forme leggere, con riposo a letto, dieta blanda che escluda spezie e alcolici
- Uso di preparati steroidei ( cortisone )
- Esclusione delle tensioni emotive
- Se la malattia è avanzata, si può intervenire chirurgicamente con: l’asportazione della porzione intestinale infiammata e anastamosi della porzione sana, oppure una semplice anastamosi del tratto intestinale sano con il colon
Non è possibile prevenire questa malattia perché la sua causa è ancora sconosciuta. Si presume che ne siano colpiti con maggiore facilità gli individui sovraffaticati ed esposti a violente tensioni nervose, ma lo si riscontra anche in persone perfettamente equilibrate. Una correlazione positiva è stata trovata tra l’incidenza della malattia e un apporto maggiore di proteine animali, proteine del latte e un rapporto maggiore di omega-6 e acidi grassi polinsaturi omega-3. Una volta scomparso il morbo di Crohn è suscettibile di ricadute. Dopo l’intervento chirurgico è possibile condurre una vita normale, perche l’intestino tenue è lungo circa sei metri, ne basta meno della metà per assicurare la normale funzionalità intestinale. Una volta contratta la malattia e apparentemente “sistemata” è necessario osservare una dieta particolare per alcuni mesi e certe volte addirittura per anni occorre seguire una dieta blanda, priva di sostanze irritanti.
Al contrario di quel che si pensa il morbo di Crohn non è una malattia ereditaria. Il fumo è stato dimostrato essere un fattore determinante nell’aumento del rischio del ritorno della malattia in fase attiva. L’introduzione della contraccezione ormonale negli Stati Uniti nel 1960 è collegata ad un drammatico aumento del tasso di incidenza della malattia di Crohn.
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