La pesca proprietà e benefici

La pesca o le pesche: proprietà e benefici, tutte le notizie e le curiosità.. Le pesche e le allergie..

Il pesco (Prunus persica) è una specie del genere Prunus che produce un frutto commestibile chiamato pesca. È un albero originario della Cina, dove fu considerato simbolo d’immortalità e i cui fiori sono stati celebrati da poeti, pittori e cantanti. Le pesche sono carnose, succose e zuccherine, hanno la buccia di colore giallo-rossastra ma anche bruna, che può essere sottile e vellutata, o liscia (nettarine). La polpa può essere aderente al nocciolo ( percoche ), o non aderente ( pesche spiccagnole ). Le percoche sono più utilizzate per la produzione di frutta sciroppata o succhi di frutta. In Italia il consumo annuo è di circa 6,8 kg per abitante.

Pesca o pesche

Il valore nutritivo del frutto della pesca per 100 grammi è: Acqua 88,87g, zuccheri semplici 8,39g, proteine 0,91g, glucidi 9,54g, ceneri 0,43g, fibre alimentari 1,5g, lipidi 0,25g, valore energetico 39kcal.

I minerali: potassio, sodio, ferro, calcio, fosforo magnesio, fluoro, zinco, rame, manganese e selenio.

Le vitamine: la vitamina A, vitamine B1, B2, B3, B5, B6, B9, B12, vitamina E, vitamina C, e K.

Leggere l’articolo sulle vitamine  https://bellezzaebellezza.altervista.org/le-vitamine/

La pesca contiene un acido simile all’acido citrico, che ha la proprietà di eliminare le tossine e che la rende preziosa nella dieta di chi soffre di difficoltà digestive e di disturbi di circolazione.

Vediamo nel dettaglio le proprietà benefiche della pesca:

  1. La pesca ha proprietà lassative e soprattutto diuretiche. Consumarla regolarmente quindi fa bene a chi soffre di costipazione intestinale.
  2. È anche un frutto rimineralizzante e tonificante grazie alla presenza di calcio e potassio.
  3.  Contengono il beta-carotene, la criptoxantina, luteina e zeaxantina e aiutano a combattere i tanto temuti radicali liberi.
  4. Le loro proprietà aiutano l’organismo a prevenire diverse patologie, come le malattie cardiovascolari ed alcuni tipi di tumore ( al seno, ai polmoni ed al colon ).
  5. Sistema immunitario la vitamina C rafforza il nostro sistema immunitario.
  6. Fanno bene alla pelle – hanno un buon contenuto di vitamina A che, insieme al beta-carotene e ad altri composti antiossidanti, contribuisce a mantenere in salute la pelle.
  7. Proprietà digestive – la pesca è una buona fonte di fibra alimentare che aiuta a prevenire i disturbi come stitichezza, emorroidi e gastrite.

Recenti studi suggeriscono che l’acido clorogenico presente nella pesca sia in grado di inibire la crescita di cellule tumorali mentre il beta-carotene sembra avere un effetto protettivo nei confronti del tumore ai polmoni.

La pesca viene mangiata a morsi o sbucciata, da sola o in macedonie di frutta. Viene impiegata per fare succhi, marmellate e anche dolci, crostate. Può essere consumata, sempre come dessert con vino, zucchero e qualche goccia di limone o in altri modi.

L’allergia alla pesca è una delle più comuni allergie alimentari. Prunus persica ( il pesco ) a sua volta, appartiene alla famiglia delle Rosaceae, che comprende molti frutti ben conosciuti sulle nostre tavole: albicocche, ciliegie, prugne, mandorle. Per questo motivo, non è infrequente che un soggetto allergico alla pesca possa manifestare sintomi anche ingerendo questi altri frutti. La pesca è costituita da un insieme di proteine allergeniche e di altre sostanze che invece non hanno potere allergenico. Le molecole allergeniche note nella pesca sono: 

  1. Pru p 1 – è un allergene parzialmente gastro-labile e termo-labile. Di solito può causare nel soggetto allergico prurito in seguito al contatto con il cavo orale.
  2. Pru p 2 – appartiene alla famiglia allergenica delle proteine Taumatino-simili, il significato clinico è incerto.
  3. Pru p 3 – la ritroviamo anche in prodotti come marmellate, ecc…ed alla digestione gastrica, conferisce un rischio maggiore di reazione allergica grave.
  4. Pru p 4 –  solo in rari casi si rendono responsabili di sintomatologia significativa.
  5. Pru p 7 – identificato più di recente (2012), anche in questo caso il significato clinico è incerto.

Consultare un allergologo è consigliabile al fine di non commettere errori nello stimare il rischio di reazioni allergiche, sovrastimandolo o sottostimandolo.

 

Pubblicato da bellezzaebellezza

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